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Early Retirement Extreme: Le Strategie di Investimento di Jacob Lund Fisker per Raggiungere l’Indipendenza Finanziaria

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Jacob Lund Fisker, autore del libro “Early Retirement Extreme, ha sviluppato un approccio distintivo agli investimenti che ha influenzato profondamente il movimento FIRE (Financial Independence, Retire Early).

Il manifesto di “Early Retirement Extreme” è stato pubblicato nel 2008, prima ancora che il movimento FIRE venisse popolarizzato. ERE è infatti considerato una delle fondamenta di questo movimento, anticipando molte delle tendenze che oggi sono comuni tra coloro che cercano di raggiungere l’indipendenza finanziaria.

Fisker ha raggiunto l’indipendenza finanziaria a 30 anni ed è andato in pensione a 33 anni nel 2009, dopo aver accumulato un patrimonio netto pari a 25 volte le spese annuali e mantenendo uno stile di vita estremamente frugale, mettendo da parte fino all’80% del proprio stipendio.

Nel suo libro “Early Retirement Extreme” del 2010, Fisker ha dimostrato matematicamente che con un tasso di risparmio del 75%, è possibile coprire 3 anni di spese per ogni anno di lavoro, permettendo un pensionamento molto più precoce rispetto ai consigli finanziari convenzionali.


Le Strategie di Investimento di Jacob Fisker

Sul blog e il libro di Early Retirement Extreme, Jacob Fisker espone nei dettagli la propria strategia per quanto riguarda gli investimenti e la propria visione del mercato finanziario.

1. Investimenti Come Potenziale per Flussi di Cassa Futuri

Jacob Lund Fisker considera l’investimento non solo come un modo per accumulare ricchezza, ma come un acquisto di flussi di cassa futuri.

Questo significa che quando investe in un’azienda, lo fa con l’aspettativa di ricevere un ritorno sotto forma di dividendi o guadagni nel tempo.

Utilizza un tasso di sconto del 3% più l’inflazione per valutare il valore attuale di questi flussi di cassa, il che riflette la sua attenzione alla sicurezza e alla sostenibilità delle entrate future.


2. Rifiuto per la Strategia di Buy-and-Hold

Fisker critica la strategia buy-and-hold (“compra e mantieni”), che prevede di acquistare azioni e tenerle per lungo tempo senza considerare le condizioni di mercato. Si tratta della strategia popolarizzata da Warren Buffett, che consiglia tre azioni da “comprare e tenere per sempre”.

Egli ritiene che il mercato non sia sempre un ambiente favorevole e che le condizioni possano cambiare. Pertanto, è fondamentale avere una strategia di uscita chiara e non rimanere bloccati in investimenti che potrebbero non rendere nel lungo termine. Questa visione lo porta a essere più attivo nella gestione del suo portafoglio.


3. Stabilire Regole Chiare per Acquisti e Vendite

Fisker stabilisce regole precise per i suoi investimenti. Prima di entrare in una posizione, definisce un rendimento minimo di ingresso, tipicamente del 5% per le aziende e del 10% per i REIT.

Questo approccio gli consente di entrare nel mercato solo quando le condizioni sono favorevoli.

In più, stabilisce un rendimento di uscita del 3% per le aziende e del 5% per i REIT, assicurandosi di avere un piano chiaro per quando vendere. Se il prezzo dell’azione si avvicina a questi punti di uscita, utilizza strategie come la vendita di opzioni call o ordini limite per massimizzare i profitti.


4. Investire in Obbligazioni a Breve Termine Quando Necessario

Quando non ci sono azioni attraenti da acquistare, Fisker non esita a investire in obbligazioni societarie a breve termine con rating superiore a junk – cioé quelle obbligazioni che hanno un rating di credito migliore rispetto a quelle classificate come “junk bonds” o “obbligazioni spazzatura”.

Questa strategia gli consente di mantenere il capitale investito e generare un certo ritorno anche in periodi di incertezza del mercato azionario. Le obbligazioni a breve termine tendono ad essere meno volatili e possono fornire una fonte di reddito relativamente sicura.


5. Limita il Numero di Azioni

Fisker mantiene un portafoglio relativamente concentrato, possedendo al massimo 20 aziende.

Questo approccio gli consente di seguire attentamente le performance di ciascuna azienda e di prendere decisioni informate.

Pur consentendo una diversificazione sufficiente per ridurre il rischio, questa strategia evita la dispersione del capitale su troppi investimenti, che potrebbe rendere difficile monitorare e gestire il portafoglio.

Per gestire il rischio, Fisker stabilisce che nessuna azienda dovrebbe superare il 10% del totale degli investimenti. Questa regola di esposizione limita il rischio di perdite significative derivanti da un singolo investimento.

Se un’azione cresce e supera questo limite, non riequilibra il portafoglio, ma evita di acquistare ulteriori azioni di quella società. Questo approccio aiuta a mantenere un equilibrio tra rischio e rendimento.


6. Focus sugli Investimenti Statunitensi

La strategia di Fisker si concentra principalmente su aziende statunitensi, poiché ritiene che sia comunque facile ottenere esposizione internazionale attraverso aziende multinazionali.

Attualmente, la sua esposizione internazionale è limitata a meno del 10% delle sue partecipazioni, principalmente per semplificare la gestione fiscale.

Storicamente, il mercato azionario statunitense ha reso di più rispetto ad altri mercati globali, grazie a fattori come la dimensione, la stabilità economica e l’innovazione delle aziende americane. Anche gli investitori che preferiscono un portafoglio diversificato con esposizione globale, come gli ETF che seguono indici mondiali (e.g., All World ETF), tendono ad avere una significativa esposizione a compagnie statunitensi.


7. Mantieni una Asset Allocation flessibile

Fisker non segue un’allocazione di asset rigida, ma piuttosto la sua allocazione è determinata dalla sua strategia di trading.

Questo significa che si adatta alle condizioni di mercato e alle opportunità di investimento, piuttosto che attenersi a una ripartizione fissa tra azioni, obbligazioni e altri asset.

La scelta di acquistare o vendere un titolo è determinata dalle regole da lui prestabilite in base al target di prezzo di entrata e di uscita, a prescindere dal tipo di asset.


8. Valorizzazione dell’Educazione Finanziaria

Infine, Fisker enfatizza l’importanza dell’educazione finanziaria per il successo negli investimenti.

Crede che il successo negli investimenti derivi dalla comprensione dei principi di investimento e dalla capacità di analizzare le dinamiche di mercato.

Incoraggia gli investitori a imparare e a formarsi continuamente, poiché una solida base di conoscenze è fondamentale per prendere decisioni informate e per navigare nel complesso mondo degli investimenti.


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Early Retirement Extreme - Strategie d'Investimento per l'indipendenza economica

Punti Chiave

  • Jacob Lund Fisker, autore del libro “Early Retirement Extreme”, ha sviluppato un approccio distintivo agli investimenti che ha influenzato profondamente il movimento FIRE (Financial Independence, Retire Early).
  • Il manifesto di “Early Retirement Extreme” è stato pubblicato nel 2008, anticipando molte delle tendenze comuni tra coloro che cercano di raggiungere l’indipendenza finanziaria.
  • Fisker ha raggiunto l’indipendenza finanziaria a 30 anni e si è ritirato a 33 anni nel 2009, accumulando un patrimonio netto pari a 25 volte le sue spese annuali e risparmiando fino all’80% del suo stipendio.
  • Nel suo libro, Fisker dimostra che con un tasso di risparmio del 75%, è possibile coprire tre anni di spese per ogni anno di lavoro, consentendo un pensionamento precoce rispetto ai consigli finanziari tradizionali.
  • Fisker considera l’investimento come un modo per acquistare flussi di cassa futuri, utilizzando un tasso di sconto del 3% più l’inflazione per valutare il valore attuale di questi flussi.
  • Critica la strategia di buy-and-hold, sostenendo che è fondamentale avere una strategia di uscita chiara e non rimanere bloccati in investimenti che potrebbero non rendere nel lungo termine.
  • Stabilisce regole precise per gli investimenti, definendo un rendimento minimo di ingresso del 5% per le aziende e del 10% per i REIT, e un rendimento di uscita del 3% per le aziende e del 5% per i REIT.
  • Quando non ci sono azioni attraenti da acquistare, Fisker investe in obbligazioni societarie a breve termine con rating superiore a junk per mantenere il capitale investito.
  • Mantiene un portafoglio concentrato, possedendo al massimo 20 aziende, per seguire attentamente le performance e prendere decisioni informate.
  • La sua strategia si concentra principalmente su aziende statunitensi, limitando l’esposizione internazionale a meno del 10% per semplificare la gestione fiscale.
  • Fisker non segue un’allocazione di asset rigida, ma adatta la sua allocazione alle condizioni di mercato e alle opportunità di investimento.
  • Infine, enfatizza l’importanza dell’educazione finanziaria, incoraggiando gli investitori a comprendere i principi di investimento e ad analizzare le dinamiche di mercato per prendere decisioni informate.

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