Le azioni di PDD Holdings, la società madre dell’app cinese Temu, hanno subito un crollo senza precedenti, perdendo quasi il 29% in una sola seduta di borsa.
Un calo record dal momento della quotazione del gruppo nel 2018, che ha portato a una perdita di capitalizzazione di mercato di circa 55 miliardi di dollari.
Il crash di Temu ha scosso il mercato cinese, erodendo fiducia negli investitori, innescando un effetto domino sull’intero settore e-commerce e sollevando dubbi sulla sostenibilità del modello di business low-cost in un contesto di rallentamento economico.
Conti in rosso e outlook negativo
PDD Holdings ha chiuso il secondo trimestre con ricavi pari a 97,06 miliardi di yuan (circa 13,64 miliardi di dollari), mancando le aspettative degli analisti ferme a 100 miliardi di yuan. Nonostante l’utile netto di 32 miliardi di yuan abbia superato le previsioni, l’outlook complessivo è apparso molto negativo.
Durante la conference call sui risultati, il co-CEO Chen Lei ha sottolineato più volte che l’azienda sta affrontando “molte nuove sfide”, tra cui un rallentamento della domanda dei consumatori e un’intensificazione della concorrenza.
Fattori che hanno portato a un approccio cauto sulla futura redditività, con pesanti investimenti previsti in marketing e promozioni per attrarre acquirenti.
Il crollo delle azioni ha innescato un effetto domino sull’intero settore e-commerce cinese. Anche i titoli di rivali come Alibaba e JD.com hanno subito flessioni intorno al 4% alla borsa di Hong Kong, a conferma delle diffuse preoccupazioni per la spesa dei consumatori in Cina.
Temu nel mirino della concorrenza
Temu, piattaforma di e-commerce low-cost di PDD Holdings, si trova ora a fronteggiare una concorrenza agguerrita sia a livello domestico che internazionale. Realtà come TikTok Shop e Shein stanno guadagnando quote di mercato, rendendo difficile per Temu mantenere il suo slancio iniziale.
L’e-commerce in Cina sconta inoltre una congiuntura economica debole, alti tassi di disoccupazione giovanile e una generale contrazione dei consumi, acuita dalla crisi del settore immobiliare.La strategia di prezzi aggressivi che aveva permesso a Temu di prosperare è ora messa in discussione.
Gli analisti si interrogano sulla sostenibilità di questo modello di fronte a costi operativi in aumento e concorrenza spietata. Le spese operative sono infatti balzate del 48% nell’ultimo trimestre, spinte da costi di marketing e amministrativi più alti, alimentando dubbi sulla tenuta del low-price model di Temu.
Temu è stata recentemente al centro di critiche riguardanti la bassa qualità dei suoi prodotti, che ha sollevato dubbi tra i consumatori sulla sostenibilità della sua proposta commerciale. Molti utenti hanno segnalato esperienze negative, evidenziando che alcuni articoli ricevuti non corrispondevano alle descrizioni fornite sul sito.
Inoltre, ci sono stati timori riguardo a possibili violazioni della sicurezza e furti di dati personali, con segnalazioni di accessi non autorizzati ai dati degli utenti.
Questi problemi hanno contribuito a minare la fiducia dei consumatori e a sollevare interrogativi sulla gestione della piattaforma.
Futuro incerto per Temu
Nonostante le turbolenze attuali, PDD Holdings rimane ottimista sul futuro. Chen Lei ha indicato che l’azienda sta entrando in “una nuova fase di sviluppo di alta qualità”, che comporterà maggiori investimenti per rafforzare la sua posizione sul mercato. Questa strategia potrebbe però avere un costo in termini di redditività a breve termine, mentre l’azienda naviga in un contesto economico difficile.
Gli investitori monitorano da vicino i livelli di supporto chiave per il titolo PDD, con l’aspettativa che il mercato possa stabilizzarsi su determinati prezzi.
Temu si trova a un bivio mentre affronta sfide significative derivanti dal recente crollo del titolo PDD Holdings. La capacità della piattaforma di prosperare dipenderà dalla sua risposta alle pressioni competitive e alle condizioni economiche più ampie che influenzano la spesa dei consumatori in Cina.
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